La Fiera dell’integrazione e dell’innovazione in ambito home and building
Linee guida della manifestazione: ne parliamo con l’event manager Luca Baldin
Giunta alla sua terza edizione, SMART BUILDING EXPO, l’evento organizzato da Fiera Milano e Pentastudio, si propone sempre più chiaramente come la fiera nazionale di riferimento per tutte le aziende e per tutti i professionisti che operano nel campo dell’integrazione tecnologica in ambito home, building e city, con un marcato orientamento all’innovazione di prodotto.
“Nel cercare due parole chiave che sinteticamente definissero la mission della nostra fiera, abbiamo convenuto che fossero, appunto, integrazione e innovazione – dichiara Luca Baldin event manager di SMART BUILDING EXPO -.
Integrazione perché crediamo fortemente nel superamento delle verticalizzazioni dettato dal processo di digitalizzazione; innovazione perché una fiera come la nostra deve puntare a mostrare a cadenza biennale anzitutto ciò che c’è di nuovo in un sistema in cui l’innovazione corre a grande velocità”.
L’ecosistema di SMART BUILDING EXPO sarà quindi caratterizzato dall’incrocio tra i quattro elementi fondanti dell’edificio smart: la connettività, la sensoristica e gli attuatori, gli impianti e le tecnologie e le piattaforme di controllo e gestione. Quattro macro aree entro le quali si può ricomprendere tutto il mercato dell’innovazione home and building.
“Non c’è dubbio – prosegue Baldin – che quanto è accaduto col lockdown e con ciò che ne è seguito, abbia inciso pesantemente sul modo di intendere l’evoluzione tecnologica degli edifici da parte di una platea mai così ampia. Basti pensare alla necessità di essere connessi alla rete per poter svolgere molte mansioni che mai avremmo pensato di fare da casa. L’idea che le tecnologie non siano più un inutile orpello, o al massimo un giocattolo costoso per chi se le può permettere, era già stata superata dall’incontro virtuoso con le esigenze di efficienza energetica, ma oggi quella consapevolezza si è allargata enormemente, al punto da diventare una delle principali direttrici degli investimenti del Recovery Fund europeo”.
SMART BUILDING EXPO, a novembre del 2021, si pone quindi come momento ideale per verificare un processo di innovazione in atto, che ha subito una forte accelerazione e che, nel 2021, anche grazie all’Ecobonus 110%, avrà un banco di prova importante, se è vero quello che stima il CRESME, ovvero che il mercato dell’impiantistica nel 2021 avrà un sostanzioso rimbalzo, chiudendo al +7,5% e che – in prospettiva di allungamento dei limiti temporali dei benefit fiscali, tutt’altro che improbabile – nel 2022 confermerà il trend in crescita con un sostanzioso + 9,1%.
“Da tempo stiamo puntando con decisione alla creazione di una community coesa in grado di superare i nodi tradizionali di una filiera attraverso la condivisione – conclude Baldin – e SMART BUILDING EXPO è un pezzo fondamentale di questo sforzo, in quanto è il momento in cui una comunità professionale si rappresenta e si incontra. Siamo infatti convinti che, pur affiancate da attività digitali sempre più spinte, le fiere costituiscano un evento irrinunciabile di crescita per un settore e SMART BUILDING EXPO, dopo un’edizione 2019 decisamente lusinghiera, non mancherà di confermare queste aspettative”.