Smart Building Expo guida i processi di integrazione


Smart Building Expo a Milano, in contemporanea a SICUREZZA dal 15 al 17 novembre, è stata una novità che ha consolidato il percorso di crescita della home and building automation, dell’Internet of Things, della system integration. Il positivo responso in termini di ingressi e, soprattutto, la media elevata nella qualità dei contatti ottenuti dagli espositori ha indicato con chiarezza la grande potenzialità di un mercato la cui parola chiave è integrazione.

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LA GRANDE NOVITÀ I numeri dicono già molto. SICUREZZA, manifestazione leader per il settore security e fire, e Smart Building Expo, evento per il mercato della building automation, realizzato da Fiera Milano e Pentastudio, hanno totalizzato oltre 25 mila visitatori professionali (+35% rispetto alla precedente edizione di SICUREZZA nel 2015).

Sotto il profilo dell’interesse e dell’affluenza, l’integrazione tra le due manifestazioni, la grande novità di quest’anno, può dunque ritenersi un successo. Come ha sottolineato Fabrizio Curci, Amministratore Delegato di Fiera Milano: «Punto di forza del progetto espositivo si è confermata la trasversalità dell’offerta in mostra, arricchita per la prima volta quest’anno anche dalla contemporaneità con Smart Building Expo». I visitatori professionali ne hanno beneficiato avendo a disposizione un’occasione di forte portata innovativa, quella del networking intelligente degli edifici, a completamento di un panorama merceologico che dalla security si spinge alla building automation.

LA QUALITÀ DEI CONTATTI Quel che i numeri non esprimono però è per prima cosa la soddisfazione di un numero significativo di espositori di Smart Building Expo per una novità che ha incrementato l’offerta di un evento in una piazza così importante per i percorsi di innovazione come Milano. Una media senz’altro elevata nella qualità dei contatti ottenuti dalle aziende depone a favore di questa scelta: gli operatori che hanno visitato l’area ospitata nel padiglione 3 hanno infatti dimostrato un autentico interesse per l’offerta di prodotti e servizi e ne hanno tratto numerosi stimoli per il loro business.

Smart Building Expo e SICUREZZA hanno inoltre proposto al mercato una soluzione unica nel panorama fieristico nazionale, concentrando un’offerta molto ampia per l’articolato mercato dell’edificio smart e dando l’opportunità di avere a disposizione un singolo punto di riferimento commerciale e di comunicazione senza dover inseguire altri appuntamenti di carattere verticale, specializzati cioè in particolari nicchie di prodotto.

Luca Baldin, project manager Smart Building Expo

Domenico Lunghi, responsabile direzione Food & Tech Industry, Fiera Milano

SALDARE GLI INTERESSI DI UNA FILIERA ARTICOLATA Insieme a SICUREZZA, Smart Building Expo ha messo in chiaro qual è la sua vocazione originaria: l’integrazione. Ciò significa proporre un modello di lavoro completamente nuovo, che salda gli interessi di una filiera articolata secondo la strategia della partnership, e che individua le sue potenzialità di sviluppo non più nella vendita e nell’installazione di singoli prodotti, ma nella ricerca prima di tutto di un lessico comune tra le diverse professionalità interessate (progettisti, costruttori, produttori di tecnologie, tecnici installatori) e nello studio di soluzioni strutturate per l’edificio. Un’occasione che non è sfuggita alle numerosissime associazioni di filiera presenti e ai loro associati.

Smart Building Expo ha perciò consolidato il concetto di smart building come fattore di evoluzione tecnologica, volàno per la crescita economica e portatore della necessità di operare un salto culturale per i mondi e per i modi della progettazione, dell’installazione e della costruzione edilizia, anche come risorsa fondamentale per lo sviluppo del Piano Banda Ultralarga nel nostro Paese.

Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale

Stefano Pileri, presidente di Anitec-Assinform

Giovanni Deleo, Assimpredil ANCE

LO SMART BUILDING COME FATTORE DI CRESCITA Salto culturale è senz’altro l’allineamento prodottosi tra Assimpredil ANCE, Confindustria Digitale, Anitec-Assinform e ANCI – ovvero tra la più grande realtà di ANCE che associa le imprese edili delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, la federazione e l’associazione delle imprese ICT, l’associazione dei Comuni d’Italia – per la redazione della guida all’applicazione dell’articolo 135 bis del TU dell’edilizia presentata a Milano. «La penetrazione dell’innovazione digitale nell’edilizia significa incrementare non solo la qualità del prodotto costruito, ma può risultare un fattore chiave di crescita e innovazione per l’intero sistema economico. La guida è perciò un documento straordinariamente importante, un passaggio significativo per la digitalizzazione del Paese», ha commentato Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale. Scarica qui la guida

UNA ETICHETTA PER L’EDIFICIO INTELLIGENTE Nella stessa occasione Donatella Proto, dirigente del Ministero per lo sviluppo economico, ha presentato ufficialmente l’etichetta “Edificio predisposto alla banda ultralarga”, elemento a completamento del dettato dell’articolo 135 bis. «Uno strumento che va anche nell’ottica dell’informazione su questa Legge che, in base ad una stima, è praticamente sconosciuta dalla totalità delle Amministrazioni locali. È invece nostra volontà evitare che il building sia l’anello debole per lo sviluppo di quei servizi digitali in grado di incidere sulla qualità della vita dei cittadini», ha detto Proto.

Donatella Proto, Ministero dello sviluppo economico

INTEGRARE E PROGETTARE Il salto culturale è rappresentato anche dalla serie di workshop dedicati al BIM, metodo per la progettazione e la gestione delle costruzioni tramite software, realizzata in partnership con SICUREZZA e curata da Andrea Dari, editore di INGENIO, in cui, per la prima volta in Italia, è stato affrontato il tema della progettazione BIM dell’impiantistica nella considerazione che un terzo abbondante degli impiegati nell’edilizia si occupa, appunto, di impiantistica. Anche questa proposta è incanalata verso il principio di integrazione dove l’opera di progettazione diventa esercizio collaborativo tra i vari soggetti coinvolti riducendo, o addirittura azzerando, tempi e costi di eventuali lavori o installazioni relative all’infrastrutturazione digitale eseguite a costruzione avvenuta.

Integrazione significa, infine, individuare un linguaggio comune tra i professionisti di varia natura coinvolti nei processi di progettazione e le aziende che producono e commercializzano tecnologie in ambito Audio Video Controllo. Spesso gli uni non conoscono l’offerta degli altri e hanno difficoltà ad esaudire i bisogni dei committenti o a proporre soluzioni adeguate alle necessità. È un’indicazione netta emersa nel corso del workshop interattivo Audio Video Experience Lab organizzato da SIEC, l’associazione che riunisce aziende ed operatori nell’ambito del mercato dell’integrazione di sistemi, impegnata con UNI per codificare le regole per definire un “lavoro fatto a regola d’arte” con conseguente processo di certificazione delle aziende. Stabilire un linguaggio comune, facilitare la conoscenza delle soluzioni disponibili è invece un altro potenziale fattore di sviluppo per il mercato dell’edificio intelligente.

Il concetto di “regola d’arte” è stato inoltre argomento dell’affollatissimo incontro organizzato da Confartigianato Impianti con il contributo autorevole dell’avvocato Antonio Oddo che ha offerta una lettura chiara sugli obblighi di principio stabiliti dal Codice Civile in materia, appunto, di “regola d’arte” per le prestazioni d’opera e per gli appalti. Alla luce della nuova legislazione che infatti presenta nuovi e più moderni contenuti dell’obbligo di rispetto della “regola d’arte”, si è voluto sgomberare il campo dai persistenti e pericolosi equivoci in merito ai contenuti effettivi di questa “regola”, che risulta essere troppo spesso confusa con singole norme tecniche o, comunque, con singoli adempimenti che non rispondono adeguatamente né alla lettera né, tanto meno, allo spirito della legge.

Carla Conca, presidente SIEC

Roberto Vogliolo, consigliere SIEC

A Smart Building Expo abbiamo colto in tutta evidenza quanto sia avvertita l’importanza della partita in corso anche a livello istituzionale e quanto sia percepita come decisiva la sfida verso l’evoluzione tecnologica che investe fortemente la crescita professionale degli operatori del settore: saper integrare è infatti materia per progettisti e tecnici con una mentalità e una preparazione tecnica del tutto nuove.

Foto di Luca Baldin
Luca Baldin
Project Manager
Smart Building Expo


I numeri di Smart Building Expo 2017

25.569

I visitatori professionali che hanno visitato SICUREZZA e Smart Building Expo

47

I convegni nei 3 giorni di fiera di cui 13 workshop formativi Smart Installer e 3 workshop dedicati alla progettazione BIM

592

Gli operatori (installatori, architetti, periti, ingegneri) che hanno partecipato ai workshop

+282%

L’aumento del traffico del sito smartbuildingitalia.it nel mese precedente l’evento (11.364 utenti singoli)

3.752

Gli utenti unici attivi nel sito web durante la settimana di manifestazione (+98%)

+25%

È l’aumento dei follower su Facebook rispetto all’anno precedente