Focus: connettività
Da commodity un po’ trascurata a vera e propria priorità del new normal
Cosa significa essere in digital divide? Improvvisamente a marzo è stato chiaro a tutti: l’impossibilità di fare e-learning per i più giovani, o smart working, o ancora semplicemente ricevere informazioni aggiornate sulla propria salute, ha trasformato una commodity data per scontata, in cui l’unica cosa che contava era che costasse poco, in un’esigenza primaria, al punto da far parlare di nuovo di “diritto costituzionale”.
SMART BUILDING EXPO ha sempre messo al centro della propria attenzione il tema della connettività, nella consapevolezza che garantire il flusso dei dati fosse il primo requisito per rendere “smart” un edificio. Fin dalla prima edizione del 2017, ha per esempio approfondito il tema cruciale degli impianti d’edificio, riconoscendo nella loro obsolescenza diffusa uno dei principali “colli di bottiglia” della rete.
Impianti d’edificio che non sono solo la parte terminale della rete BUL, imprescindibili per poter affermare di avere un vero impianto FTTH (fiber to the home), ma sono la rete neuronale dell’edificio attraverso la quale passano tutti i servizi più innovativi e quei “big data” che costituiscono la base per poter ambire a qualsiasi azione predittiva, sia essa interna all’edificio (le manutenzioni), o esterna ad essa, ovvero nelle città e nei territori.
SMART BUILDING EXPO 2021 si porrà quindi come momento chiave per affrontare temi strategicamente fondamentali, ovvero la nascita di una rete unica dalla fusione di TIM e Open Fiber, ma anche dove tale rete pubblica debba arrivare e dove viceversa debbano cominciare gli impianti proprietari, evitando quella duplicazione che oltre ad essere chiaramente antieconomica, è invisa anche all’Unione Europea.
Sarà la sede per chiarire, si spera una volta per tutte, come si sposino provvedimenti come l’art. 135 bis del TU dell’edilizia, che dal 2015 impone la realizzazione di infrastrutture d’edificio in fibra ottica nei nuovi edifici, con l’esigenza degli operatori di assicurare un servizio end to end di qualità.
Ma si parlerà inevitabilmente anche di integrazione tra rete BUL e 5G, sgombrando il campo da tanti infondati timori per la salute; così come di evoluzione delle reti wireless FWA, valida alternativa in un Paese come l’Italia, orograficamente complesso, e ancora della frontiera del WiFi6 di cui si parla ancora molto poco.
La rete, quindi, come presupposto per l’attivazione di tutti i servizi più innovativi, in una logica sempre più IoT oriented, sarà uno dei grandi temi di SMART BUILDING EXPO 2021.