Il System Integrator nella transizione digitale e green del patrimonio edilizio italiano

La trasformazione del patrimonio edilizio italiano in chiave digitale e sostenibile rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse per il settore delle costruzioni. In questo contesto, la figura del system integrator assume un ruolo strategico, diventando il punto di connessione tra tecnologie, infrastrutture e obiettivi ambientali. Con competenze trasversali che spaziano dall’ICT alla building automation, dalla domotica alla gestione energetica, il system integrator è oggi una figura chiave per progettare, realizzare e gestire edifici intelligenti ed efficienti.

La figura del system integrator è destinata a diventare sempre più centrale nel processo di trasformazione dell’ambiente costruito italiano. Non solo come “regista tecnologico” degli impianti, ma come vero e proprio facilitatore dell’innovazione. In grado di interpretare la complessità dei nuovi edifici smart, coniugando efficienza, sostenibilità e benessere per gli utenti, il system integrator è un alleato indispensabile nella duplice transizione digitale e green che ci attende.

Un ruolo centrale nella digitalizzazione degli edifici

La transizione digitale degli edifici prevede l’adozione di sistemi tecnologici integrati capaci di automatizzare, monitorare e ottimizzare il funzionamento di impianti elettrici, termici, di illuminazione, sicurezza e comunicazione. Il compito del system integrator è proprio quello di interconnettere questi sistemi eterogenei, rendendoli interoperabili attraverso piattaforme digitali che raccolgono e analizzano dati in tempo reale.
Grazie all’utilizzo di protocolli di comunicazione standard, software di supervisione (BMS – Building Management System) e infrastrutture IoT, il system integrator consente all’edificio di “dialogare” con i suoi impianti e con l’utente, facilitando la gestione remota, la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione dei consumi. Il risultato è un ambiente più sicuro, confortevole e performante, in grado di rispondere alle esigenze di chi lo vive.

Le responsabilità nella transizione green

Ma il ruolo del system integrator non si esaurisce con la digitalizzazione. La sua responsabilità si estende anche al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, pilastri fondamentali della transizione green. Integrando tecnologie come fonti rinnovabili, sistemi di storage, colonnine di ricarica elettrica e smart grid, il system integrator contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale degli edifici.
Inoltre, attraverso l’analisi dei dati energetici e ambientali, il system integrator supporta la progettazione di strategie di energy management, che permettono di diminuire i consumi, migliorare le prestazioni degli impianti e valorizzare l’edificio in termini di classificazione energetica (es. NZEB – Nearly Zero Energy Building).

Un profilo trasversale e in continua evoluzione

Per operare con efficacia, il system integrator deve possedere un mix di competenze tecniche e gestionali: conoscenza dei protocolli di comunicazione, padronanza delle normative (come il DM 37/08 e la direttiva EPBD), capacità di progettazione impiantistica e soft skills per coordinare team multidisciplinari.
Inoltre, nel contesto italiano – caratterizzato da un patrimonio edilizio spesso vetusto e frammentato – il system integrator gioca un ruolo fondamentale anche nei progetti di retrofit energetico e riqualificazione smart degli edifici esistenti, favorendo l’accesso agli incentivi pubblici e ai finanziamenti legati al PNRR.

[ssba]