RINNOVABILI protagonista a Smart Building Expo: il punto con Mauro Spagnolo

Intervista a Mauro Spagnolo – Direttore di Rinnovabili

1. RINNOVABILI sarà protagonista a Smart Building Expo gestendo una delle Piazze dell’innovazione. Quali sono i principali temi che volete portare all’attenzione di tecnici e progettisti che visiteranno questa importante manifestazione?

Con il Rinnovabili District vogliamo accendere i riflettori sulle leve strategiche della trasformazione energetica urbana: fonti rinnovabili, Comunità Energetiche, digitalizzazione e tecnologie emergenti. L’obiettivo è offrire contenuto di valore, occasioni di confronto e visione integrata tra soluzioni tecnologiche e scenari normativi, dialogando direttamente con progettisti, tecnici e imprese. Il palinsesto è pensato per stimolare la condivisione di esperienze concrete e buone pratiche.

2. Qual è il ruolo di una testata come RINNOVABILI nel quadro in evoluzione della cosiddetta “twin transition” del patrimonio edilizio?
Il nostro ruolo è sicuramente duplice. Da un lato, l’obiettivo è quello di informare in maniera chiara e puntuale su innovazione, norme e opportunità nel campo della transizione energetica e digitale. Dall’altro, lavoriamo per favorire il dialogo tra chi ha un ruolo attivo in questo cambiamento, creando occasioni concrete di confronto e condivisione tra aziende, istituzioni e professionisti. In un contesto come quello attuale in forte trasformazione, crediamo che l’informazione tecnica, indipendente e accessibile sia uno strumento cruciale per guidare scelte più consapevoli.

3. Dal vostro punto di osservazione quanto viene percepito nel campo dell’edilizia il tema energetico? E quali sono gli ostacoli ancora da superare per cogliere gli obiettivi che ci impone la EPBD4 e per trasformarla in una opportunità e non in un problema?

Il tema energetico è sempre più presente nel settore edilizio, spesso però viene letto come un vincolo normativo anziché come una strategia vincente di trasformazione. C’è sicuramente una maggiore consapevolezza, ma non sempre si traduce in scelte strutturali e di lungo periodo. La nuova EPBD IV impone un cambio di passo importante, forse anche uno scatto culturale, ma per coglierne realmente le opportunità servono regole chiare, tempi certi, strumenti semplici da applicare e un sistema di incentivi stabile e coerente. La vera sfida sarà riuscire a comunicare il valore di questa trasformazione come opportunità di riqualificazione, innovazione e competitività, non come un semplice obbligo.

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