Comunità energetiche rinnovabili: il motore della transizione energetica nelle nostre città
La transizione energetica rappresenta una delle sfide cruciali del nostro tempo, soprattutto nelle aree urbane, dove si concentrano oltre il 70% delle emissioni globali e della domanda di energia.
In questo contesto, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) emergono come uno degli strumenti più innovativi e promettenti per promuovere un cambiamento sostenibile, partecipato e distribuito nella produzione e nel consumo di energia.
Il tema delle CER sarà tra i focus dell’edizione 2025 di SBE.
Comunità Energetica Rinnovabile
Le CER sono associazioni tra cittadini, enti pubblici, imprese e altri attori locali, finalizzate alla produzione, al consumo, alla condivisione e alla gestione collettiva di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di soggetti giuridici senza scopo di lucro, in cui i partecipanti si uniscono per ottenere benefici ambientali, economici e sociali, anziché un vantaggio commerciale.
L’energia viene prodotta attraverso impianti fotovoltaici, eolici o da altre fonti green, installati su tetti, parcheggi, spazi pubblici o aree industriali. L’elettricità generata può essere autoconsumata, immessa in rete o condivisa tra i membri della comunità, sfruttando tecnologie digitali per monitoraggio e bilanciamento dei flussi.
Il ruolo delle CER nella transizione urbana
Le città sono le principali responsabili del consumo energetico e delle emissioni climalteranti, ma al tempo stesso rappresentano anche i luoghi con il maggior potenziale per innescare un cambiamento. Le CER offrono soluzioni concrete per affrontare molte delle criticità del sistema urbano:
- Produzione energetica locale: Le CER riducono la dipendenza da fonti fossili centralizzate, incentivando un modello distribuito di produzione energetica che valorizza le risorse rinnovabili locali (sole, vento, biomasse, ecc.).
- Coinvolgimento dei cittadini: La partecipazione attiva di residenti, condomini, scuole, enti pubblici e imprese crea un senso di responsabilità collettiva nella gestione dell’energia, favorendo la consapevolezza ambientale e l’equità sociale.
- Efficienza e risparmio: L’autoconsumo e la condivisione dell’energia riducono le perdite di rete e permettono di abbassare le bollette, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.
- Rigenerazione urbana: Le CER possono stimolare interventi di riqualificazione energetica degli edifici, promuovere la mobilità elettrica e integrare sistemi di accumulo e smart grid, trasformando i quartieri in ecosistemi intelligenti.
Il contesto normativo e le prospettive in Italia
Grazie al recepimento della Direttiva europea RED II, l’Italia ha finalmente definito un quadro regolatorio più stabile per lo sviluppo delle CER. Il Decreto legislativo 199/2021 e i successivi provvedimenti dell’ARERA e del GSE hanno introdotto incentivi specifici per l’autoconsumo collettivo e per le comunità energetiche.
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e il PNRR puntano fortemente sulle CER per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione della povertà energetica. In particolare, il PNRR stanzia 2,2 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo di comunità energetiche nei comuni sotto i 5.000 abitanti, ma molte regioni e città metropolitane stanno avviando progetti pilota anche in ambito urbano.
Esempi virtuosi e modelli replicabili
Diverse città italiane stanno già sperimentando le CER come leva per la transizione urbana. A Milano, il progetto “Energia a Km0” coinvolge scuole, condomini e imprese nella condivisione di energia solare. A Napoli, il quartiere San Giovanni a Teduccio ospita una CER guidata dall’Università Federico II, con un forte impatto sociale. A Bologna e Roma sono attive collaborazioni tra enti locali e associazioni per avviare comunità nei centri storici e nelle periferie.
Questi esempi dimostrano che, con il giusto supporto normativo e tecnico, le CER possono diffondersi in maniera capillare anche nei contesti più complessi, favorendo la nascita di nuovi modelli di governance energetica partecipata.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili non sono solo una tecnologia, ma un nuovo paradigma culturale. Rappresentano un’opportunità concreta per rendere le città più resilienti, inclusive e sostenibili. Il loro sviluppo, tuttavia, richiede un impegno coordinato tra amministrazioni, imprese, professionisti, cittadini e istituzioni. Con il sostegno adeguato, le CER possono diventare il cuore pulsante della transizione energetica urbana in Italia e in Europa.